di Annalisa Conti
TUTTA UN’ALTRA MUSICA
Nell’articolo dello scorso mese vi ho parlato della scuola e di come ritengo sia importante che la crescita personale debba far parte degli insegnamenti che ci vengono dati.
La scuola forma la nostra cultura, ma la cultura non è solo ciò che si apprende sui libri riguardo ad un determinato argomento.
Per me la cultura è la percezione che abbiamo del mondo, l’insieme di credenze, di abitudini e di opinioni che si hanno sui vari aspetti della vita, e tutto questo ci arriva anche dalla famiglia e dall’ambiente che ci circonda.
Sapere che tipo di cultura abbiamo appreso, e se le nostre credenze ci limitano o ci potenziano, è importante per poter migliorare la qualità della nostra vita.
Oggi ti propongo un esercizio, tre domande, per consapevolizzare la tua cultura e migliorare la qualità della tua vita.
1. C’è una cosa specifica della tua cultura che ti sta limitando o potenziando?
Ad esempio io nella mia vita ho capito che la cultura italiana, quella che mi è stata insegnata, basata sul trovarsi un lavoro fisso, sposarsi, fare famiglia, comprare casa e restare sempre nello stesso posto, mi depotenzia e non mi rende felice.
Al contrario viaggiare, riempirmi gli occhi di meraviglia ogni volta che vedo o sperimento qualcosa di nuovo, mi potenzia. In viaggio apprendo cose di me stessa e della vita che da ferma non riuscirei a imparare. Tutto questo mi fa vivere e sentire bene.
2. Quella cosa specifica della tua cultura, di cui non puoi fare a meno, è vera oppure no?
Ci sono cose della cultura italiana che sono segno di educazione o maleducazione che in altri paesi sono viste in maniera diversa. Ruttare a tavola per i Cinesi è segno di gradimento del pasto, nei paesi asiatici mangiare tutto il cibo nel piatto è segno di imbarazzo per i padroni di casa, che pensano di non aver offerto abbastanza cibo agli ospiti, in Tanzania arrivare puntuali per cena è segno di maleducazione, se vuoi essere cortese devi presentarti con 15-30 minuti di ritardo.
Come vedi, l’interpretazione è frutto della cultura che ti è stata insegnata. Ti invito a riflettere sulle cose che sono state insegnate a te per diventare più consapevole che non tutto quello che ti è stato insegnato è sacro.
3. Quali aspetti importanti per te, della tua cultura, puoi potenziare e migliorare?
Per me è importante potenziare l’apertura verso l’esterno. Solitamente quello che è nuovo e sconosciuto fa paura e ci rende sospettosi. Difficilmente si interagisce con chi o cosa non si conosce ed è diverso e molto spesso si hanno anche molti pregiudizi verso culture diverse dalla nostra.
Aprirmi verso l’esterno mi permette di restare senza giudizio davanti a persone che fanno cose diverse da ciò che culturalmente io giudicherei errate. Stare in assenza di giudizio fa sentire non giudicata e non giudicante.
Non è un caso che la parola “cultura” derivi dal verbo còlere, “coltivare”, ovvero rendere produttivo e fruttifero con particolari cure.
Come si coltiva un terreno per avere buoni frutti, allo stesso modo, un individuo deve coltivare se stesso se vuole esprimere al meglio le sue capacità e migliorare di conseguenza la propria vita.
Grazie alle domande che ti ho proposto in questo articolo, anche tu puoi lavorare da subito a consapevolizzare la tua cultura per migliorare e potenziare la tua esperienza e visione della realtà.